Una delle prassi che sta prendendo piede nell’ambito delle etichette e dei codici a barre, è la stampa del codice bidimensionale con inchiostro UV, ovvero un codice visibile solo con lettori dotati di una luce speciale.
Ma perché stampare un codice invisibile? Sono sempre di più le aziende che scelgono di utilizzare un codice UV, perché presenta diversi vantaggi specifici. Infatti un codice UV permette di stampare su un’etichetta commerciale, un codice dedicato a gestioni interne e renderlo “invisibile” agli occhi dei consumatori. Questo perché, come detto, il codice bidimensionale UV è impresso con una vernice invisibile ad occhio nudo e leggibile solo se sottoposto ad una luce a 400 nanometri.
Perché stampare un codice UV?
Perché usare questo tipo di codice? Perché nasconderlo? Tipicamente un prodotto commerciale presenta il codice a barre EAN 13 per la vendita al dettaglio e può presentare spesso anche un QrCode, utilizzato per motivi di marketing. I Qrcode infatti sono dei codici interattivi che se letti possono portare ad una pagina web con del materiale informativo, materiale pubblicitario, concorsi ecc. Applicare anche un altro codice, magari contenente informazioni sulla lavorazione interna dell’azienda, potrebbe risultare ridondante e mandare in confusione il cliente. Anche perché i codici bidimensionali interni, sono parte sempre più attiva dei processi di gestione interna e di tracciabilità, sono quindi sempre più utilizzati.

Es. codice Uv su flacone
Perché stampare un codice interno?
A che serve stampare un datamatrix su un prodotto? Facciamo un esempio: molte aziende applicano sui loro prodotti due o anche più etichette, come ad esempio un flacone con etichette sul fronte e sul retro. Quando queste aziende occupano più mercati nazionali, con varie lingue, specifiche e codici, è necessario che durante la lavorazione l’etichetta del fronte sia correttamente accoppiata con l’etichetta del retro. L’applicazione di un codice bidimensionale, che viene letto all’occorrenza, consente in maniera automatica la giusta applicazione delle etichette, in base alla destinazione di riferimento. Ed è qui che il codice UV entra in azione: stampare codici bidimensionali con la tecnologia UV, consente che al momento dell’applicazione questi vengono letti e controllati, nascondendone la funzione una volta che il prodotto sarà sullo scaffale per la vendita al dettaglio. In questo modo l’estetica del packaging ed il suo appeal pubblicitario non vengono intaccati da codici e informazioni puramente tecniche.