Digitalizzare la scheda ingredienti con il QRCode
Il 2 Dicembre 2021 la Commissione Europea ha approvato una legge che obbligava i produttori di vino a digitalizzare la loro scheda ingredienti, così da renderla disponibile in tutte le lingue delle nazioni dell’UE. Perché la transizione avvenisse si è stimato fossero necessari 2 anni. E l’8 Dicembre 2023 diventerà infatti obbligatorio l’inserimento della scheda ingredienti digitale.
Ma come affrontare il problema? Non è possibile inserire un’etichetta con il contenuto degli ingredienti in tutte le lingue dell’UE. Così due associazioni del settore hanno quindi progettato una piattaforma digitale, la U-label, con cui potersi interfacciare e collegare le etichette digitali dei vini. La E-label (etichetta digitale) è un semplice QRCode con cui ci si collegherà alla piattaforma e così consultare la lista degli ingredienti digitalmente.
Verifica QRCode con gli strumenti adeguati
Ma come ci si assicura la stampa corretta del codice? I codici a barre (1D) o i QRcode (2D) devono rispettare degli standard per essere conformi. Questi standard possono essere verificati tramite strumenti specializzati, i verificatori di codici. Per assicurarsi che i codici vengano stampati correttamente e siano conformi per la vendita, è necessario avere nei propri laboratori di controllo qualità uno o più strumenti di verifica, così da poter verificare tempestivamente la qualità di stampa e poterla modificare in corso d’opera.
Ma quali verificatori? I verificatori di codici necessari per gestire correttamente la stampa dei QRcode sulle etichette dei vini sono quelli specializzati per la verifica 2D.
Nello specifico il REA Vericube o l’Axicon 15500, i quali sono specializzati nel fornire rapporti di verifica molto completi da cui è possibile comprendere se la stampa è corretta, se le informazioni del codice sono corrette, e in caso di errori da che cosa possono dipendere, in modo da poter correggere e migliorare la leggibilità.
Se correttamente letti, i rapporti di verifica dei codici permettono anche di comprendere quali siano gli errori di stampa e come gestirli per migliorare la qualità ed essere conformi. Inoltre molti produttori di vini richiederanno ai produttori di etichette, agli etichettifici e a chi stampa, che i codici prodotti siano corredati da report di conformità secondo gli standard di riferimento. Non farti trovare impreparato e contattaci per una consulenza e un preventivo gratuito per acquisire un verificatore di QRCode e allineare le proprie attività alle richieste di legge di questo settore.
Verificatori 2D per i codici QRCode
Per la verifica dei QRCode è necessario un verificatore di codici 2D, perché i QRcode si classificano come codici a due dimensioni, e vengono quindi verificati e analizzati con le ISO di riferimento dei codici 2D, ovvero la ISO/IEC 15415, e non solo.
È un tipo di servizio occasionale che non giusitifica l’investimento di uno strumento di verifica QRcode interno? Nessun problema, effettuiamo verifiche di codici conto terzi, inviando i campioni di stampa, possiamo verificarli in laboratorio e produrre i report di verifica. Contattaci per il servizio di verifica.